Alcune varietà di maggior interesse commerciale, quali la Sandra, la Romana, le Francesi, i Duroni Rossi, dal caratteristico sapore dolce, si distinguono per la particolare brevità dell'intervallo allegazione-maturazione, della durata di soli trenta giorni, ma, allo stesso tempo, per l'ottima pezzatura dei frutti che, normalmente, raggiungono calibri dell'ordine dei 24-26 mm, e in partite di primissima scelta possono superare anche i 28-30 mm.
La particolare velocità di crescita e maturazione riduce l'esposizione agli agenti ambientali e agli attacchi parassitari, soprattutto della mosca delle ciliegie, con conseguente limitazione degli interventi di difesa sanitaria e la produzione di drupe qualitativamente migliori.
La maggior parte delle varietà coltivate è caratterizzata, inoltre, da un'elevata conservabilità e da una buona resistenza alle manipolazioni, facendone un frutto particolarmente adatto all'esportazione.
I produttori della zona, avendo capito che l'unica via da seguire per non essere travolti dalla globalizzazione dei mercati, era quella di ottenere per le loro ciliegie una qualità certificata, hanno colto l'opportunità offerta dai Regolamenti UE n. 2081-2082/92 che permettono di istituire a livello comunitario i marchi IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOP (Denominazione di Origine Protetta) allo scopo di tutelare e valorizzare i prodotti tipici locali che presentino particolari caratteristiche di qualità e tipicità, attraverso specifiche normative.
La denominazione di origine, infatti, necessita di una certificazione e di un controllo al fine di garantire il rispetto delle procedure produttive previste, da un lato a tutela dei coltivatori nei confronti della concorrenza sleale di chi propone prodotti similari e, dall'altro, a tutela dei consumatori sulla garanzia della qualità del prodotto acquistato.
Tale tipo di controllo viene effettuato da un ente terzo (nel nostro caso dal C.S.Q.A. di Thiene) proprio a garanzia della qualità e della salubrità dei prodotti che hanno ottenuto la certificazione.
Il Disciplinare di Produzione approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, in data 8 maggio 2000, e sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee n. 113, il 19 aprile 2001, prevede in tal senso norme precise sinteticamente riportate di seguito.
Il riconoscimento al Consorzio Cooperativo Ortofrutticolo di Mason Vicentino contempla innanzitutto una piattaforma varietale ben precisa. La denominazione Ciliegia di Marostica, infatti, designa i frutti ottenuti dalla coltivazione delle seguenti varietà:
- Precocissime: Sandra e Francese, quest'ultima ascrivibile alla varietà Bigareaux, Moreaux e Burlat;
- Medio precoce: Roana e il durone precoce Romana;
- Tardive duracine: Milanese, Durone Rosso (Ferrovia simile) e Bella Italia, Sandra Tardiva;
- e inoltre le varietà: Van, Giorgia, Ferrovia, Durone Nero I, Durone Nero II, Mora di Cazzano, Ulster.
Anche la zona di produzione della Ciliegia di Marostica è ben definita. Essa comprende, infatti, i territori dei seguenti comuni in provincia di Vicenza: Salcedo, Fara Vicentino, Breganze, Mason, Molvena, Pianezze, Marostica, Bassano, limitatamente al territorio che si estende alla destra idrografica del fiume Brenta e infine la parte del comune di Schiavon così delimitata: a est della statale per Vicenza, la porzione a nord di via Olmi fino all'altezza di via Vegra; a ovest della statale per Vicenza, la porzione a nord di via Roncaglia Vecchia.
A proposito delle caratteristiche qualitative che il prodotto deve raggiungere, in riferimento alla calibrazione, essa non può essere inferiore a 20 mm, in termini di colorazione invece, essa dovrà in generale essere: rosso fuoco/rosso scuro per le ciliegie appartenenti alle varietà Francese, Sandra, Durone Rosso, Milanese, Ferrovia, Mora di Cazzano, Romana; rosso scuro per le altre varietà.
È comunque consentita una tolleranza nella calibrazione e colorazione del 10% in numero o in peso.
L'ultima parte del disciplinare è dedicata infine al confezionamento, regolato attraverso le seguenti disposizioni generali relative alla presentazione:
- per essere ammesse al consumo, le ciliegie dovranno essere confezionate in apposito contenitore con una capacità della minima unità commercializzabile pari al massimo di 10 kg di prodotto;
- il contenuto dell'imballaggio deve essere omogeneo, con ciliegie di uguale qualità e varietà;
- i materiali utilizzati all'interno dell'imballaggio devono essere nuovi, puliti e di sostanze che non possono provocare alterazioni esterne o interne dei prodotti.
All'esterno di ogni imballaggio devono essere apposte con indicazione diretta o con apposita etichetta le seguenti indicazioni: CILIEGIA DI MAROSTICA -IGP (con apposito logo approvato), con indicati: nome, ragione sociale e indirizzo del confezionatore, nonché la data di confezionamento.
È giusto ricordare come questo importante obiettivo sia stato raggiunto grazie alla volontà e alla collaborazione del Consorzio Ortofrutticolo di Mason Vicentino, della Coldiretti, del Centro Quadrifoglio, dei comuni interessati, della Comunità Montana, della Provincia, della Camera di Commercio di Vicenza, dell'Azienda Speciale Vicenza Qualità e della Regione Veneto.